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Polmone occluso da due anni, bimba salva al quarto intervento

Cardiologia Redazione DottNet | 02/02/2018 12:40

L'intervento al Regina Margherita: la cardiologa libera l'arteria con la radiofrequenza

Da oltre due anni una bimba di 6 viveva con un polmone non irrorato dal sangue per l'occlusione completa dell'arteria, conseguenza di una gravissima cardiopatia congenita. Gliel'hanno portato alla normalità i medici dell'equipe diretta dalla cardiologa Gabriella Agnoletti, all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Al quarto intervento chirurgico sulla piccola, l'arteria è stata liberata usando una serie di tecniche innovative, compresa la radiofrequenza.    Un caso con pochi precedenti in medicina, sia in età pediatrica che adulta - spiegano gli specialisti - visto il lunghissimo periodo in cui l'intero organo ha ricevuto solo aria e non sangue

. "E' stato un intervento particolarmente delicato - spiega la dottoressa Agnoletti, primario della Cardiologia pediatrica, considerata una delle migliori emodinamiste d'Europa - la piccola paziente era spesso ammalata e abbiamo dovuto attendere molto tempo per potere procedere. Ma siamo davvero felici di essere riusciti ad avere un esito felice che consentirà finalmente alla bambina di potere cominciare una vita normale".    La piccola è stata seguita dalla nascita al Regina Margherita, ospedale che fa parte dell'azienda Città della Salute di Torino. Ha subito il primo intervento alla nascita, un altro a due anni, il terzo a 4 per risolvere la malformazione congenita, la cardiopatia con trasposizione dei vasi, ovvero l'aorta e l'arteria polmonare invertite rispetto ai ventricoli cardiaci. Inoltre, l'arteria polmonare sinistra non portava sangue al polmone e l'aorta aveva un restringimento. Nonostante i tre interventi chirurgici, all'età di 5 anni, l'arteria è rimasta completamente occlusa. La bimba respirava con un polmone solo e si ammalava spesso.

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Con una delicata procedura percutanea non invasiva, durata tre ore, l'arteria è stata riaperta combinando una serie di tecniche e materiali innovativi. Partendo dall'inguine e seguendo i vasi sanguigni, la cardiologa è arrivata fino all'arteria polmonare nella quale è stato aperto un passaggio con uno strumento che utilizza un'energia a radiofrequenza, una sorta di 'trapano'. Il passaggio è stato poi dilatato con l'utilizzo di materiali abitualmente impiegati per riaprire le coronarie negli adulti. Infine, è stato posizionato uno stent metallico nel nuovo passaggio per garantirne la pervietà futura.    La bimba ora sta bene.

fonte: ansa

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